Identificazione e caratterizzazione di differenti ceppi di trichoderma da usare come agenti di biocontrollo

Biocontrollo

Il biocontrollo, termine generico che si utilizza per indicare tutto quello che è alternativo alla chimica, consiste nell’utilizzo di insetti, batteri, funghi – in generale tutto ciò che è vivente – come nemici naturali di altri organismi patogeni delle piante. Agenti di biocontrollo sono impiegati nei campi più diversi, da trattamenti sui semi alle coltivazioni in pieno campo.

In particolare i funghi – e tra questi il genere Trichoderma – sono ampiamente studiati allo scopo di comprendere i meccanismi alla base delle interazioni per poi valutarne le potenziali applicazioni.

Le specie di funghi appartenenti al genere Trichoderma  sono diffuse in tutto il mondo e ubiquitarie in molti dei nostri suoli, isolabili dal terreno stesso o da sostanza organica, principalmente il legno. La rapida crescita e la produzione di numerose spore, tutte con sfumature dal bianco al verde intenso, sono le principali caratteristiche di questo genere.

Ad oggi, il Trichoderma è conosciuto come uno degli principali organismi “utili” con notevoli e potenziali applicazioni in numerosi settori, dall’agricoltura al vivaismo, comportandosi come un organismo simbionte e avirulento per le piante, oltre che come parassita di altri funghi.

I meccanismi su cui si basa l’azione di Trichoderma sono molteplici: può esercitare quindi una forma diretta di micoparassitismo su un ampio spettro di funghi, riconoscendoli e crescendo attorno ad essi; può agire per competizione per i nutrienti e per lo spazio oppure modificare l’ambiente in cui si trova, rendendolo inospitale per il patogeno, o produrre sostanze che risultano tossiche per altri.

Gli strumenti oggi disponibili in laboratorio hanno permesso di studiare a fondo i meccanismi appena esposti, di capirne le basi genetiche e molecolari, così come i processi specifici di riconoscimento. Altrettanto importante è lo studio della diversità genetica degli antagonisti, con l’isolamento dei numerosi ceppi esistenti in natura e lo studio delle relative caratteristiche.

Il miglior metodo infatti per ottenere un potenziale agente di biocontrollo è probabilmente quello di isolare il ceppo direttamente dalla zona dove è necessaria la sua applicazione e studiarne poi i meccanismi di azione in condizioni controllate; sugli isolati ottenuti in questo modo può essere effettuato uno screening e poi l’applicazione contro il patogeno in tutta l’area in oggetto.

I nostri casi studio

L’aspetto innovativo delle nostre prove sperimentali consiste nella selezione specifica di ceppi di agenti di biocontrollo, dopo una caratterizzazione del potenziale antagonista dello stesso. Il genere Trichoderma infatti è molto ampio: ben 89 specie! E’ importante dunque condurre uno screening basato su metodi genetici di laboratorio. E’ fondamentale allo stesso tempo considerare l’ambiente in cui gli agenti di biocontrollo sono attivi: la loro efficacia dipende infatti dalla temperatura, pH, disponibilità di nutrienti.

Una volta volte ottenuto un ampio spettro di ceppi di Trichoderma, è possibile eseguire le prove per la selezione dei ceppi specifici e competitivi per il singolo agente di patologia fungina.

I nostri casi studio sono concentrati in ambiente urbano: sono in corso prove sperimentali a Varese in cui Trichoderma viene impiegato come agente di biocontrollo per funghi agenti di carie su alberi ad alto fusto oppure come promotore della crescita in caso di neoimpianti. In particolare per alberi monumentali, le applicazioni possono interessanti per ritardare o rallentare processi cariogeni ad opera di altri funghi.

Le prove sperimentali sono in corso per determinare i meccanismi di azione degli agenti di biocontrollo. Includono diversi passaggi come isolamento e identificazione molecolare dei patogeni tramite sequenziamento del DNA, identificazione del ceppo di Trichoderma idoneo allo specifico caso tramite test duali e prove in campo con una soluzione di spore.

Stiamo sperimentando anche la selezione e applicazione di ceppi di antagonisti in ambito vivaistico, per rendere le giovani piante immesse sul mercato più resistenti a patogeni e alla fase di trapianto. Il vivaio in cui stiamo applicando i nostri studi è UMBRAFLOR a Spello, Perugia.

In Fito-Consult è attivo un laboratorio interno per la determinazione delle diverse specie fungine cariogene e la produzione di agenti di biocontrollo.